Notizie Generali
Abbracciato a 1000 m al riparo dei roccioni che delimitano in basso i Prati retrivi
(Prati di Tivo), custodisce dentro il borgo, una volta reso inaccessibile dal Rio
della Porta, alcuni monumenti singolari (Chiesa di San Giovanni e di San Rocco,
case medioevali, edicole, icone, antiche iscrizioni spagnole, sculturine del patrono
San Leucio) e, fuori porta, una Chiesa madre monumentale, con ricchi arredi, e due
splendide croci dargento oggi custodite nellEpiscopio aprutino.
Sopra il paese, tra le rocce e i fienili, resiste un ambiente montanaro molto singolare,
più volte ritratto dal pittore Guido Montauti. Ai Prati di Tivo, tra i boschi di
faggio dell'Aschiero e delle Mandorle e lungo le pendici del Corno Piccolo e del
Rio Arno, la più famosa stazione invernale del Gran Sasso dItalia (1450-2000 m.),
con impianti di risalita e buone attrezzature alberghiere.
Da Intermesoli facili escursioni nella stupenda Valle Venacquaro.
La Storia
Il paese sorge a 1005 m. di altitudine ai piedi del Corno Piccolo, fu definito da
Monsignor Pensa un nido di Aquile. Non si conosce in quale secolo avvennero i primi
stanziamenti umani nel suo territorio; a monte e a valle dell'attuale paese sorgevano
tre piccoli villaggi: Plicanti, Riouso e S. Leucio di cui rimangono pochi e vaghi
resti. Molto probabilmente i primi abitanti del luogo furono brindisini o pugliesi,
in generale pastori o cardatori di lana.
La data 1432, la più antica che si incontra nel paese, impressa su una lapide posta
sul portale della chiesa di San Giovanni, mentre la testimonianza documentaria più
remota costituita da una pergamena del XIII secolo circa, conservata presso l'archivio
dell'Archidiocesi di Pescara-Penne, che ha per oggetto la nomina dei parroci e dove
si può leggere S. Leutij de Petra. Tuttora il santo protettore di Pietracamela San
Leucio.
Dal 1526 le vicende storiche del paese furono legate a quelle della Valle Siciliana
(Regno di Napoli). Il suo nome originario sicuramente Petra che deriva dal fatto
che le case furono costruite su enormi macigni portati a valle dallo scioglimento
dei ghiacciai di Campo Pericoli.
Economia
L'economia del paese, legata anticamente soltanto al fabbisogno degli abitanti ed
ai pochi scambi con i paesi vicini, solo per quei prodotti che naturalmente non
erano possibili a quelle altitudini, si è successivamente trasformata in una economia
prettamente turistica.
Lo sviluppo turistico nella zona limitrofa ai Prati di Tivo non è riuscito a trattenere
nel paese, dopo la seconda guerra mondiale, i propri abitanti che si sono visti
costretti ad una emigrazione forzata in cerca di lavoro nei centri più industrializzati,
nonchè a raggiungere le Americhe in cerca di fortuna.
Oggi, data la sua appartenenza alla istituzione del Parco Gran Sasso Monti della
Laga, si spera in una sua rivalutazione sia dal punto di vista turistico, poichè
offre sentieri naturalistici di invidiabile bellezza, sia dal punto di vista artistico
poichè offre testimonianze di pregevole fattura.
Gastronomia
E varia quanto mai, giacchè non mancano, oltre ai suini ed ovini imperanti, gli insaccati,
i formaggi, le paste alimentari davvero speciali, e i prodotti del bosco, funghi,
castagne.
A Pietracamela sono famosi ed apprezzati certi antipasti con sedano e cacio marcetto,
le famose scrippelle mbusse, certi salumi e la pecora alla callara.